La cosmesi ‘pulita’, di origine naturale, è un percorso virtuoso che non comincia dal vasetto di una crema o di uno shampoo, ma dai terreni di coltivazione delle materie prime. Per questo, dieci anni fa Oway, pioniere dell’agricosmetica sostenibile, apriva la sua Ortofficina, una tenuta agricola di oltre cinque ettari sulle colline bolognesi dove, applicando il metodo biodinamico, l’azienda continua ancora oggi a coltivare e raccogliere piante officinali, che vengono poi distillate a km zero e trasformate negli ingredienti ‘Organic Way’.
Con l’Ortofficina, Oway da produttore di cosmetici si trasformava anche in produttore agricolo: una scelta coraggiosa e coerente che in questi 10 anni ha dati i suoi ‘frutti’.
Oggi Oway ha deciso di fare un nuovo grande passo per dare impulso al metodo agricolo biodinamico e allo stesso tempo garantire la massima trasparenza in tutta la filiera, conseguendo la certificazione biodinamica di prodotto e divenendo a sua volta soggetto certificatore. In questo modo il brand si impegna a diffondere il metodo di agricoltura biodinamica, creando e sviluppando una rete crescente di piccoli produttori e cooperative che condividono la medesima attenzione per la qualità e la sostenibilità.
Ma cosa vuol dire biodinamica? Si tratta della tecnica di coltivazione più pura e pulita, priva di pesticidi, erbicidi, insetticidi e fertilizzanti sintetici utilizzati nell’agricoltura tradizionale. Il profondo legame con la natura e con il rispetto dei suoi ritmi permette di ottenere i principi attivi più concentrati ed efficaci. Il movimento di agricoltura biodinamica, fondato da Rudolf Steiner e oggi diffuso in tutto il mondo, lavora per garantire il risanamento della terra e il rinnovamento dell’agricoltura, secondo determinati obiettivi.
- Mantenere la terra fertile di coltivazione in coltivazione.
- Conservare in buona salute le piante senza l’utilizzo di alcuna sostanza di sintesi.
- Produrre ingredienti ricchissimi di principi attivi e nutritivi.
Nella salute delle piante e nella fecondità del terreno si nasconde il segreto per prendersi – davvero – cura di sé. Il suolo coltivato con il metodo biodinamico restituisce ingredienti dalle eccellenti proprietà organolettiche, tutela la biodiversità e resiste più efficacemente all’erosione e ai mutamenti climatici.
Attualmente, Oway coltiva in estensivo piante come il rosmarino, la salvia, la lavanda, la malva, l’achillea, il timo, l’elicriso e la menta piperita.
E non è tutto. Oway ha deciso di coltivare in Ortofficina anche alberi da frutto “dimenticati”, piante di antica tradizione, abbandonate o accantonate dagli agricoltori a favore di colture più produttive e meglio adattabili alle stringenti logiche della grande distribuzione.
“Guardando a questo primo decennio di Ortofficina, siamo davvero orgogliosi del nostro percorso”, ha commentato Lorenzo Capecchi, agronomo di Oway. “Diversamente dall’agricoltura convenzionale, che considera l’azienda agricola un sistema in cui entrano semi, concime, pesticidi ed escono prodotti, abbiamo scelto l’agricoltura biodinamica, che rispetta i cicli naturali cercando di contribuire a un equilibrio fra tutte le componenti dell’ecosistema azienda: dal suolo, agli insetti, ai funghi, ai batteri, alle erbe spontanee, fino alla luna e gli altri pianeti. Ogni giorno, lavoriamo nella ricerca di questo assoluto equilibrio”.