Si chiama body shaming e indica l’insicurezza di chi, influenzato dai canoni estetici imposti dai social media, non si sente accettato dalla società in cui vive. Per contrastare il fenomeno, sempre più diffuso, il brand della bellezza Kérastase ha deciso di scendere in campo con il progetto #ManifestYourGreatness.
Il progetto #ManifestYourGreatness.
Nata per il lancio della nuova linea Curl Manifesto, dedicata alla bellezza dei capelli ricci, l’iniziativa vuole promuovere un messaggio di inclusione e accettazione di sé. Il tutto anche attraverso il sostegno a Fondazione Pangea per l’avvio di un percorso di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri antiviolenza della rete. Con Kérastase Fondazione Pangea ha creato l’iniziativa “Io posso, io mi piaccio”, un percorso formativo rivolto a quelle donne che hanno difficoltà ad accettarsi per come sono esteriormente o per quello che non riescono a fare. In questo contesto, verranno promossi corsi di autostima. Un vero e proprio programma di ascolto e aiuto concreti.
La ricerca Eumetra sul body shaming
Secondo una ricerca dall’Istituto di Ricerca Eumetra per Kérastase, le donne italiane sono fiere della loro personalità. Ma il proprio aspetto esteriore rappresenta un chiaro elemento di insicurezza, specialmente per le più giovani, che su questo tema risultano fortemente influenzate dai canoni estetici imposti dai social media. Le ragazze sono molto condizionate dal giudizio altrui e non sempre si sentono accettate dalla società in cui vivono.
Inoltre, più di una donna su due dichiara di avere assistito ad episodi di body shaming, la discriminazione legata all’aspetto fisico. Ed è nelle scuole, oltre che in famiglia, che ci si aspetta un maggiore intervento in termini di sensibilizzazione e supporto alle nuove generazioni. Soprattutto sui temi legati all’accettazione di sé e al rispetto delle diversità.
L’85% delle donne italiane tra i 18 e i 24 anni si sente insicura a causa del proprio corpo e del proprio aspetto fisico in generale, rispetto a una media nazionale comunque alta, che si attesta intorno al 70%. Questo sembrerebbe spiegarsi con un altro dato molto rilevante: le più giovani risultano estremamente influenzate dai canoni estetici imposti dai social media. Quasi la metà di loro (42%) non si sente accettata dalla società in cui vive. Affida la propria autostima al giudizio degli altri: l’68% delle giovani rispetto alla media del 51%.
Il ruolo alterno dei social media
Tuttavia, condividere la propria esperienza sui social può essere di aiuto nell’accettazione di sé. Infatti, può aiutare a superare le insicurezze che minano l’accettazione di sé: lo affermano 6 donne su 10. E così, proprio i social, che da una parte influenzano le donne italiane sui canoni di bellezza, dall’altra risultano un valido alleato per il superamento delle insicurezze. Ne è convinto l’85% delle ragazze tra i 18 e i 24 anni.
Il contributo di Kérastase
“Anche quest’anno Kérastase si mobilita nel supporto alle donne. Con il progetto ManifestYourGreatness abbiamo voluto dare voce a una esigenza forte, soprattutto delle nuove generazioni. Quella di essere liberi di esprimersi e manifestarsi per quello che si è realmente. Accettando la propria unicità, combattendo i condizionamenti esterni e ogni stereotipo imposto dalla società o dai social media. L’indagine Eumetra ci ha restituito una fotografia delle donne ancora fortemente limitate nella propria accettazione, soprattutto le più giovani. E ci ha confermato quanto i social, se da un alto ci impongono dei canoni di bellezza perfetta e spesso irraggiungibile, dall’altro possono essere potenti alleati per il superamento di alcune barriere, grazie alla condivisione delle proprie esperienze.
Per questo abbiamo scelto tre donne, forti, consapevoli del proprio valore e, naturalmente ricce. L’influencer Paola Turani, l’inviata de ‘Le Iene’ Veronica Ruggeri e la campionessa italiana capitana della nazionale femminile di calcio Sara Gama. Affinché attraverso la loro esperienza raccontata sui social e nel nostro video ManifestYourGreatnes, possano condividere un messaggio di libertà e di inclusione per tutte le donne, invitando ognuna a fare altrettanto. La ricerca Eumetra ci ha inoltre dimostrato chiaramente come la scuola sia ancora oggi un contesto dove si può fare molto di più per abbattere le barriere della diversità, combattere i diffusi fenomeni di body shaming e supportare le nuove generazioni nella fiducia in sé stessi. Per questo, abbiamo deciso di sostenere ancora una volta Fondazione Pangea in un progetto di sensibilizzazione nelle scuole italiane”, ha spiegato Ana Mesquita, general manager Kérastase Italia.