Sta nascendo un nuovo mondo della bellezza con esigenze mutate e regole diverse. I consumatori non sono più quelli del periodo pre-pandemia. Più liberi e più consapevoli, stanno rivoluzionando la propria beauty routine. A delineare il quadro delle nuove abitudini è WeCosmoprof International, l’evento digitale della piattaforma internazionale Cosmoprof, organizzato da Cosmoprof Asia ltd, appena concluso. Le iniziative speciali di approfondimento, che hanno coinvolto migliaia di operatori internazionali, ci raccontano un mondo della bellezza più inclusivo e sostenibile.
I webinar sono terminati, ma restano interamente visibili sulla piattaforma digitale di WeCosmoprof fino al 31 agosto 2021. Cerchiamo di mettere a fuoco i tre cambiamenti più importanti, punto per punto.
Le 15 sessioni di Cosmotalks – The Virtual Series hanno coinvolto esperti internazionali, influencer e imprenditori rivoluzionari, che hanno condiviso la loro esperienza e la loro visione su tendenze, rivoluzione del comparto beauty, sostenibilità, inclusività e nuovi tool digitali. I 7 appuntamenti di Cosmo Virtual Stage hanno puntato i riflettori sul canale professionale dei parrucchieri e delle estetiste. Mentre i report delle sei influencer internazionali di #BeautyHunt e la Video Pitch Gallery hanno dato visibilità a nuovi lanci e innovazioni prodotto.
1. INCLUSIVITÀ
Il concetto di inclusività non è più solo un elemento di marketing, ma è al centro di una discussione globale sui diritti umani e sull’uguaglianza. Un dibattito che vede in prima linea anche i brand, spinti dai consumatori a prendere una posizione. La società multiculturale di oggi offre nuove opportunità all’industria cosmetica, perché le esigenze dei consumatori aprono la strada a brand emergenti, più attenti a un mondo che non è più quello di prima. Le comunità asiatiche, latine, afro-americane e indiane chiedono prodotti specifici per la loro tipologia di pelle e capelli e adatti alle loro necessità e alle loro esperienze di vita quotidiana. Un nuovo mondo della bellezza.
Si stanno moltiplicando i marchi specifici per le diverse etnie dei consumatori, ma il loro accesso al mercato non è affatto semplice. L’ostacolo maggiore è la mancanza di educazione del consumatore: far conoscere la diversità di culture, usi e costumi della società moderna è molto complicato. I social media possono essere un palcoscenico a basso costo e con una notevole visibilità, ma non bastano. È necessario costruire un dialogo tra marchio e consumatore basato sull’autenticità e sulla trasparenza, condividere una missione di accettazione della diversità e costruire valori che aiutino a dare voce a coloro che fino ad oggi sono rimasti ai margini della società.
2. CONNESSIONE
La pandemia da Covid19 ha accelerato trasformazioni che in condizioni normali avrebbero richiesto anni. Anche l’approccio del consumatore all’acquisto di un prodotto cosmetico è radicalmente cambiato. È aumentata l’attenzione a valori come sicurezza e igiene, benessere, rapporto qualità/prezzo, ma sono mutate anche le modalità di acquisto. L’esperienza inizia spesso in casa, dal mobile o dal pc e sui social media. In questo nuovo scenario, i brand devono attirare l’attenzione del cliente con nuovi linguaggi e con contenuti autentici e coinvolgenti, condividendo tutti i passaggi del processo di origine e produzione del prodotto.
Anche i retailer, parrucchieri ed estetiste compresi, sono chiamati a modificare il loro approccio: per non soccombere all’e-commerce, devono adottare le stesse modalità di coinvolgimento del consumatore. Immediatezza delle informazioni, esperienze immersive, facilità dell’acquisto e attenzione al prezzo sono oggi i canali che possono permettere al negozio retail di sopravvivere nell’era post-covid.
3. PHYGITAL
Nascono gruppi di interesse sui social media e le influencer diventano le principali fonti di consulenza. Non si tratta tuttavia di semplice vendita online: i brand sono chiamati a costruire un dialogo con i consumatori, attraverso contenuti chiari, accessibili a tutti e autentici. Con strumenti interattivi e coinvolgenti, grazie al machine learning, all’intelligenza artificiale, all’utilizzo del 3d e di applicazioni che sfruttano la gestualità e la voce. Si tratta di funzionalità che permettono non solo di migliorare la conversione all’acquisto, ma anche di rafforzare il rapporto tra brand e consumatore grazie allo scambio reciproco di dati e informazioni. La tecnologia è il segreto del nuovo retail del futuro.