Ma dov’è il parrucchiere ideale, quello che sa ascoltarci e renderci davvero felici? Dove si nasconde, se esiste? Eh sì, perché tutte noi abbiamo cambiato svariati saloni d’acconciatura nel corso degli anni. Un taglio troppo corto, un colore che proprio non andava, il consiglio sbagliato nel quale non ci siamo ritrovate: i motivi per dire addio al nostro parrucchiere di fiducia sono tanti.
Certo, spesso siamo noi donne che non sappiamo esprimere con chiarezza quello che vogliamo dai nostri capelli. A volte perché non lo sappiamo e ci aspetteremmo di essere aiutate. Il rapporto donna parrucchiere è fatto di dialogo e incomprensioni. E se c’è una regola per trovare il professionista della bellezza che fa per noi, è proprio quella dell’ascolto.
Ma sentiamo l’altra parte, quella del parrucchiere. Lo facciamo con un big dell’acconciatura italiana, Luigi Neri, co-founder con Ernesto Spica dei saloni Class Hair, partner L’Oréal. Si, proprio il brand degli style bar che trovi all’interno di alcuni negozi Sephora.
Luigi ha appena presentato al Palacongressi di Rimini l’ultima collezione capelli Class Hair autunno inverno 2021 2022, che esprime tre orientamenti di pensiero femminile. La donna Kundalini che cerca essenzialità minimal, l’amante della natura Demetra, la Neon Diva protagonista della notte. Ascoltiamo i suoi consigli per la ricerca del parrucchiere ideale. Le regole del gioco sono tre.
1. La consulenza che interpreta i tuoi desideri
Luigi, perché è così difficile trovare un parrucchiere che ti renda davvero felice?
“Il problema è la consulenza. In fondo il parrucchiere altro non è se non l’interprete del vostro stile. Non colui è certo colui che detta legge. Nel momento in cui entrate nel suo salone, questo ruolo di interprete passa ovviamente dal dialogo con voi. Per questo il primo passo è sempre capirsi”.
“Vi farà specie la parola ‘interprete’ riferita a un parrucchiere. Ma in questa nuova era della bellezza è il ruolo autentico di chi lavora in salone. Forse un tempo eravamo noi parrucchieri a dare consigli e benedizione su taglio e colore. Se volevi essere sicura di scegliere quelli giusti per te, ti rivolgevi a lui. Oggi c’è un nuovo modo di vedere le cose, il modo che è sempre stato mio: il parrucchiere interpreta i vostri desideri. Certo, ha bisogno di strumenti per poterlo fare: il dialogo con voi. Un lavoro da fare in due che non sempre riesce, ma nel quale personalmente adoro mettermi in gioco. E le regole del gioco sono semplici: far da padrone non è il mio gusto estetico, ma il vostro. Solo così potrete uscire contente dal mio salone”.
2. La proposta autentica, diversa dalle altre
Molte di noi sono disposte a spendere per un abito o una scarpa, meno per i propri capelli. Eppure, è chiaro che i capelli possono valorizzarci più di qualsiasi abito o scarpa. Perché questa contraddizione?
“La domanda deve farsela il parrucchiere, di sicuro. Io nel tempo mi sono reso conto che non è così. Le donne sono disposte a investire nei propri capelli e anche tanto. Ma solo se trovano valore aggiunto. Forse è vero che siamo tutti disposti favorevolmente verso i colori naturali, primo fra tutti il castano con le punte schiarite. Il problema è che questo lo fanno tutti i parrucchieri. E allora perché dovrei pagare tanto? Se vuoi ricevere valore, devi prima di tutto offrirlo. Creare qualcosa di davvero originale, palette colore che valorizzino una donna rendendola felice”.
3. La capacità di migliorarti, qualunque cosa desideri
Ogni anno, con le collezioni Class Hair, proponi tre tagli e tre colori per tre donne diverse. Dì la verità, qual è il tuo preferito per questa stagione fredda?
“Personalmente sono minimale, la mia firma è il biondo. Dell’ultima collezione adoro il look Kundalini. Però nel tempo ho imparato che esplorare arricchisce. Siamo dannatamente abitudinari: quando si sposa un filone, si pensa che non esista altro. Che la bellezza sia tutta lì, con quell’idea di gusto. Per fortuna le clienti del mio salone mi fanno scoprire meraviglie che prima non avevo in testa”.
Oggi sono tantissime le donne che non colorano i loro capelli, nemmeno quando sono grigi o bianchi. Cosa ti senti di consigliare loro?
“Noi parrucchieri, come artigiani, abbiamo una certa affinità con la creazione, dunque con la trasformazione. Però, a volte, per una persona trasformazione significa semplicemente migliorare qualcosa che ha già, in maniera cosmetica. Ma lo sapete che i pigmenti colore, anche della vostra stessa tonalità naturale, possono migliorare la texture dei capelli, riempiendoli se sono sottili e illuminandoli se sono grossi? Non c’è sogno che non possiate realizzare nelle mani di un bravo professionista. Non smettete mai di cercarlo”.