Basta una giornata di vento, un maglione o una sciarpa sintetici ed ecco che i capelli diventano elettrici, volatili, ingestibili. Non c’è più pettine o spazzola che possano domarli. Perfino gli strumenti a caldo non fanno che peggiorare la situazione.
Ma allora cosa possiamo mettere in atto per risolvere rapidamente il problema? A darci il consiglio utile è un top hairstylist italiano Alberto Di Domenico, direttore artistico di JOICO Italia, che spiega: “non esiste la bacchetta magica, la soluzione è fornire costante idratazione allo stelo”.
Alberto, cosa succede ai capelli quando diventano elettrici?
A cosa è dovuto il fenomeno?
In genere, accade nei mesi freddi e nelle giornate di vento, ma colpisce soprattutto i capelli che non hanno ricevuto il corretto apporto di idratazione. Il fenomeno si chiama elettrostasi: lo stelo disidratato è più poroso. Ecco perché, quando le temperature si abbassano o il clima diventa ventoso, si carica facilmente di ioni negativi. Sono questi ultimi a rendere i capelli elettrici e ingestibili. Stesso discorso per maglioni, cappelli e sciarpe sintetiche: hanno l’identico effetto del vento e bisognerebbe evitare di indossarli.
Cosa possiamo fare per evitare di ritrovarci con i capelli ‘volatili’, a parte evitare i tessuti sintetici?
La cosa più importante è ristabilire l’equilibrio idrolipidico ovvero il 18-MEA, la composizione naturale del capello sano. Per farlo, non basta la classica maschera due volte alla settimana. Suggerisco un regime ‘luxury’ che parta dallo shampoo e preveda anche un prodotto di protezione. Come Defy Damage di JOICO che garantisce uno stelo idratato e protetto dall’azione di vento, Uv e styler. Defy Damage Protective Shield, in particolare, è irrinunciabile per l’equilibrio idrolipidico, anche e soprattutto su capelli fini.
Sulle passerelle primavera estate 2022 abbiamo visto tanti foulard. Possono tornare utili per proteggere i capelli?
Certo: non solo i capelli, ma anche il cuoio capelluto. Indossare un foulard, se utilizziamo i prodotti adeguati, è funzionale. Preserva il colore, protegge dall’ossidazione degli Uv ed evita la conseguente formazione di radicali liberi.
Quando fa freddo o siamo stressate, ci vediamo più spente e ricorriamo più frequentemente a un nuovo colore capelli.
Qual è l’intervallo minimo tra una tinta e l’altra per non disidratare lo stelo?
Dipende dalla qualità della formulazione colorante e dalla tecnica utilizzata dal parrucchiere. Gli acconciatori JOICO, per esempio, utilizzano una tecnica ‘dual system’ chiamata ‘Color System’. Ovvero, applicano una colorazione permanente sulle radici e una formula tono su tono sulle lunghezze. Questo permette di non stressare inutilmente tutto lo stelo quando si presenta la ricrescita. Con la speciale tecnica JOICO è possibile rifare il colore anche ogni 4 o 6 settimane.
A proposito, i capelli colorati sono un capitolo a parte o vanno protetti come quelli naturali per non ritrovarli elettrostatici?
Sono un capitolo a parte, perché più porosi del capello naturale. Consiglio un trattamento professionale di ricostruzione in salone una volta al mese. Questo permetterà di averli sempre idratati e luminosi: le possibilità di elettrostasi si ridurranno drasticamente. I saloni JOICO propongono un trattamento che restituisce allo stelo tutte le sue componenti naturali: cheratina, arginina, proteine e amminoacidi. Si chiama Hair Repair System. A casa, anziché Defy Damage, sarà più indicata la linea specifica per capelli colorati K-Pak Color Therapy, con olio di argan e una speciale tecnologia con sistema di rilascio costante di oli naturali nutrienti.