Chi di noi non vorrebbe avere in tasca la regola matematica per scegliere il taglio più adatto al proprio viso e, perché no, il parrucchiere più bravo? Ovviamente, nella realtà regole e numeri in fatto di bellezza contano poco e aiutano ancora meno. Però, in assenza di certezze matematiche, ci accontenteremmo anche di qualche indizio per la scelta del taglio capelli che più si addice alla nostra personalità, oltre che, naturalmente, del parrucchiere che sappia realizzarlo.
Rudy Mostarda, direttore creativo globale Alfaparf Milano e protagonista degli show On Hair di Cosmoprof Bologna 2022, prova a darci qualche dritta in questa breve video intervista. Dal suo nuovissimo salone Extrema Hair sui Navigili a Milano, ci spiega come a volte, per quanto difficile, sarebbe il caso di affidarsi al parere del parrucchiere e non fare di testa propria. E ci racconta come andò quella volta, quando una delle celebrities che frequentano il suo salone… ne uscì con un nuovo taglio.
Tutte noi vorremmo avere una sorta di prontuario che ci aiuti a scegliere il taglio giusto per il nostro viso e la nostra personalità.
Come si fa a non sbagliare?
“Un bravo parrucchiere, grazie alla digitalizzazione e ai social, dovrebbe sapere sempre cosa fa la sua cliente, di cosa si occupa, dovrebbe seguirla… Poi dovrebbe anche saper valutare la morfologia del suo viso e la texture dei capelli prima di procedere al taglio. Insomma, occorre un lavoro dettagliato alla base per fare una proposta mirata. Una questione di consulenza, fiducia, ma soprattutto, di conoscenza reciproca”.
Quindi, è il parrucchiere a darti la dritta per scegliere il taglio giusto?
“Sì. Per esempio, una donna può avere la volontà di essere bionda a tutti i costi, ma spesso non ha la capacità di capire che il biondo non fa per lei… Un bravo parrucchiere a volte rinuncia a un servizio in salone, ma propone sempre qualcosa che sta davvero bene alla donna che ha davanti. La vita di un parrucchiere in fondo è capire a chi fare cosa”.
Come facciamo a renderci conto che il parrucchiere di fronte a noi è quello giusto, capace di interpretare i nostri desideri di bellezza?
“È difficile percepirlo”.
Da quello che hai detto prima, però, sappiamo che dovrà essere un bravo psicologo. A volte, soprattutto noi donne, ci lasciamo affascinare da un bel salone di design ed entriamo fiduciose.
Conta o no l’aspetto esteriore di un negozio nella scelta di un parrucchiere?
“Compriamo sempre con gli occhi, soprattutto quando siamo alla ricerca di bellezza. L’estetica del salone conta e spesso è l’indizio di un bravo parrucchiere. Ma ho fiducia nelle capacità di discernimento di voi donne, al di là dell’aspetto del salone: avete un sesto senso”.
Hai mai sbagliato un taglio o un colore?
“Ti direi di no: sono molto pignolo, cerco sempre di fare la mia proposta sensata. Se una cliente si ostina, preferisco rinunciare a realizzare un taglio o un colore se non le sta bene. Ecc, forse, perché di fatto non ho mai sbagliato”.
Qual è la cliente più famosa che si è affidata a te per un cambio radicale?
“Cito un esempio che ricorderò per sempre: un taglio abbastanza radicale a una cliente famosa che, però, durante la realizzazione, era piuttosto nervosa. Mi sono infastidito mentre le tagliavo i capelli e non l’ho rivista per tre mesi. Dopo questi tre mesi è tornata e mi ha detto: Rudy avevi ragione, sto meglio così. Questo per farvi capire che non sempre quello che avete in testa è quello che vi rende più belle. Ve ne accorgete solo dopo un po’, però…”.
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