Balayage, Airtouch, Babylights: le schiariture capelli sono la scelta più indicata per illuminare il viso in modo naturale. A volte basta qualche schiaritura strategica, eseguita con un sapiente face framing, per ‘aprire’ il volto, togliendogli perfino qualche anno d’età.
Le tecniche professionali di ultima generazione, tra l’altro, proprio perché mantengono i capelli all’attaccatura del loro colore naturale, hanno trasformato l’effetto ricrescita in un lontano ricordo. Scegliere tra una proposta e l’altra quella più adatta, però, non è sempre semplice, soprattutto se non sono chiare le differenze e non si conosce la terminologia.
Per questo, abbiamo chiesto a Mirko Schioppa, direttore artistico della prestigiosa Intercoiffure Italia, l’associazione che riunisce i migliori acconciatori del mondo, di spiegare le principali differenze tra le diverse schiariture capelli, dal Degradè all’Airtouch.
“Non fatevi incantare da nomi accattivanti e terminologie”, dichiara in prima battuta Mirko. “Le schiariture capelli non sono semplici da classificare perché il loro effetto varia in base al colore della pelle, alla forma della testa e, soprattutto, alla tonalità di base dei capelli. Un bravo parrucchiere non le replicherà mai in modo uguale passando da una testa all’altra, perché sa che i risultati saranno comunque diversi”.
“Tuttavia – prosegue Mirko, “orientarsi tra le terminologie è importante per capire cosa il parrucchiere ha in mente di fare e, quindi, per poter scegliere il grado di schiaritura e l’effetto che avrà sui vostri capelli”.
Che fine hanno fatti colpi di sole e mèche?
“Sembrano un lontano ricordo: non se ne parla più. Le classiche schiariture capelli con colpi di sole e mèche, in realtà, sono ancora la base delle tecniche attuali. Penso che sia sbagliato ritenerle superate. Permettono di eseguire le schiariture con i risultati più personalizzabili e di ottenere capelli molto più chiari rispetto a Balayage o Babylights”.
Veniamo alle differenze: cosa distingue il Balayage dal Wet balayage?
Il Balayage è la tecnica di tendenza. Vive giochi d’ombra all’interno della capigliatura. Noi lo conosciamo come tecnica di schiaritura, ma in realtà è un lavoro di giochi d’ombra e contrasti soft. Si esegue partendo da lunghezze e punte per arrivare gradualmente alla radice, che resta più scura. Il Balayage è sicuramente un lavoro completo e molto armonioso. Inoltre, si mantiene a lungo, perché non richiede tanta manutenzione. Occhi al taglio: per valorizzarlo, dovrà seguire linee morbide e non geometriche.
Il Wet balayage, invece, non è propriamente una tecnica di schiaritura. Viene eseguito sui capelli bagnati ed è indicato solamente per donare un po’ di luce a chiome già schiarite in precedenza o su capelli chiari. Non ha un risultato d’impatto. Piuttosto ‘caramellizza’ i capelli castano chiaro e illumina i biondi. Insomma, si tratta di un ‘refresh’ del biondo e del castano chiaro.
Perché lo Shatush è in disuso?
Cinque anni fa era la tecnica più richiesta. Schiarisce solo la parte bassa delle lunghezze e le punte e, quindi, presenta uno stacco evidente con la parte superiore, che resta più scura. Non crea barrature, ma, proprio per via di questo contrasto deciso, anche se sfumato, il suo effetto viene percepito come meno naturale rispetto a quello di Balayage e Airtouch.
Cos’è il Degradè?
Il Degradè non è da considerare strettamente una tecnica di schiaritura: infatti, crea effetti di chiaro scuro accostando tonalità diverse e non schiarendo. Lascia le radici naturali. Per questo, rispetta la salute dei capelli e ha effetti che durano molto a lungo. La tecnica è stata creata nel 1990 da Claudio Mengoni di Joelle e da allora non è più passata di moda.
Cosa sono il Face framing e il Soft shadow?
Nel Face framing le schiariture capelli sono eseguite solo intorno al viso, per illuminarlo, mentre il Soft shadow è una tecnica che crea contrasti di chiaro scuro quasi impercettibili. Viene eseguita al massimo con due nuance: crea un effetto di capelli ‘baciati dal sole’.
E, a proposito di risultati naturali ideali per l’estate, non possiamo dimenticare i Babylights, con i loro micro-effetti di luce sulle lunghezze. La decolorazione viene eseguita su ciocche molto sottili, lasciando le radici naturali.
Si parla tantissimo di Airtouch: cosa ne pensi?
L’Airtouch è una tecnica di schiaritura che parte poco dopo le radici e prosegue sulle lunghezze con un effetto volumizzante e tridimensionale. La tecnica, inventata dall’acconciatore russo Vladimir Sarbashev, nasce per contrastare la visibilità della ricrescita. Si esegue con l’aiuto di un asciugacapelli che permette di separare ciocca per ciocca i capelli più corti e giovani, che non verranno decolorati.
Cosa consigli per non commettere errori nella scelta?
“L’effetto naturale dovrà essere sempre il principio guida. Sulle basi scure sconsiglio schiariture drastiche per non sfibrare il capello. Sarebbe meglio optare per tonalità caramello, nocciola, mogano e rosso. Sui biondi, invece, si possono realizzare tonalità miele, sabbiate e fredde. Un bravo parrucchiere dovrebbe guidarvi, con la sua consulenza, verso risultati naturali e consoni al colore di base dei vostri capelli, senza strafare”.