Nelle immagini alcuni scatti della collezione primavera estate 2020 di classhair.com
La paura, la lontananza, il senso di straniamento. Ma anche la rinascita, l’abbattimento degli stereotipi, la solidarietà e perfino la voglia pazza di tornare in salone a rifarsi il colore. Luigi Neri, direttore artistico classhair.com e color guru L’Oréal, ci racconta l’emergenza di questi mesi guardandola da un lato diverso, trascurato da molti: quello dell’inguaribile ottimismo umano. Perché sì, abbiamo sofferto, ma ne siamo anche usciti più forti e consapevoli: adesso è venuto il momento di tirare fuori il meglio di noi. “Date spazio alla bellezza”: è l’invito di Luigi. Seguitelo, oggi più che mai.
A marzo, prima che tutto cambiasse, stavano uscendo le collezioni primavera estate, poi tutto si è fermato. Luigi, cosa vogliono adesso le donne dal loro aspetto?
“Beh, certo, chi se lo sarebbe mai aspettato… in questo periodo post Covid, le donne hanno accentuato il desiderio di autenticità. Sono crollati definitivamente stereotipi e dettami della ‘moda’ a favore di una ricerca di ciò che ci piace e soprattutto di ciò che ci fa sentire bene e belle. Se già nell’aria c’era questo desiderio, la paura che abbiamo vissuto non ha fatto altro che dare spazio a questa ricerca da parte delle donne. La cosa belle è che adesso la figura del parrucchiere è vissuta finalmente come essenziale: è lui il consulente e l’interprete dei loro desideri. Se non c’è più un’unica modalità standardizzata di apparire, diventa necessaria la complicità di professionisti di fiducia. Indubbiamente, in questo momento si fanno anche scelte estetiche legate fortemente a quello che stiamo vivendo, come l’uso della mascherina. Resta giustamente determinante il desiderio di sentirsi “al sicuro” accanto alla voglia di ritrovare una nuova normalità”.
L’uso della mascherina ha cambiato le esigenze di taglio e colore? Cosa va di più?
“Certo che sì! Innanzi tutto, l’uso della mascherina in generale ha portato a un grande focus della bellezza su occhi e capelli: sembra scontato dirlo, ma per una donna in questo momento, i capelli rappresentano, insieme agli occhi, la loro bellezza e dunque sono una parte irrinunciabile della loro quotidianità. Non direi che ci sono tagli e colori da scegliere o più adatti con la mascherina, fatta eccezione forse per i tagli medio corti molto scalati che potrebbero risultare “arruffati” per via degli elastici. Quello che posso dire è che in salone le mascherine vengono cambiate dopo il servizio colore in modo che non siamo né bagnate ne macchiate e facciano sentire le donne ordinate e al sicuro. Ma ormai, anche nel lavoro quotidiano, siamo diventati abilissimi a coesistere e lavorare con questo nuovo accessorio”.
Tu sei conosciuto da tutti come color guru: ma quanto hai lavorato in questo periodo in cui tutte volevano rifare il colore? Sei sopravvissuto?
“Il primo momento dopo la riapertura è stato il più duro: tutte le mie donne avevano bisogno di me e del mio staff. Devo dire, ringraziando le persone che lavorano con me, che abbiamo dato il tutto per tutto per le nostre donne. Per i primi 21 giorni abbiamo lavorato sette giorni su sette con turni di 9 ore. Stanchezza a parte, è stato bello percepire da parte delle clienti l’apprezzamento per il nostro impegno. Dopo la prima, prevedibile, ondata le cose si stanno regolarizzando: i ritmi di lavoro sono ancora importanti, ma più normali, con orari sostenibili. Devo dire che una grande differenza l’ha fatta lo spazio dei saloni, che ci hanno consentito di lavorare a pieno staff: questo ha fatto la differenza. Per il futuro vedremo strada facendo…“.
Luigi, cosa ti ha insegnato questo momento difficile?
“Molto. Mi ha insegnato che i ritmi che abbiamo sempre inseguito, sono insostenibili, che nel mondo esiste una grande solidarietà tra le persone comuni, che professionalmente dobbiamo spostare sempre di più il nostro sguardo verso la qualità del servizio, che non bisogna perdere tempo in cose in cui non crediamo o che non ci fanno stare bene perché, insomma non si sa mai … chi se lo sarebbe mai aspettato! Ma mi ha anche insegnato, grazie alla nostra Classhair.Community che noi parrucchieri siamo speciali, pieni di energia, persone che si supportano, che si continuano a formare nonostante il momento, per essere domani migliori di oggi… Insomma, è stato un momento difficile ma anche un’occasione di grande riflessione… e quando si dice che la bellezza e la creatività salveranno il mondo, beh, so che forse suona sciocco ma io ci credo davvero. Ringrazio tutti i miei colleghi che ogni giorno danno un senso alle mie giornate e vorrei far sapere a tutti che in questo momento io sono con tutti loro”.