Per l’intera giornata del Black Friday 2021, il 26 novembre, Oway chiude tutti gli store e l’e-commerce per accendere i riflettori sull’urgenza di un cambio di rotta nei consumi, in nome della sostenibilità. La scelta radicale del beauty brand, che ha sostituito tutti i contenitori di plastica con vetro e alluminio, è di quelle che fanno riflettere, oltre che discutere.
L’iniziativa fa parte della campagna ‘Don’t Black Out The Future’, lanciata da Oway nel mese di novembre per ribadire che esiste solo un modo per arrestare il cambiamento climatico e diminuire la nostra impronta sul pianeta: cambiare le abitudini di acquisto.
Il consumo frenetico, la corsa allo sconto e la scelta non ponderata di materiali e materie prime sono cause di spreco e di forte impatto sull’ambiente. Fermarsi il giorno del Black Friday, emblema del consumismo compulsivo, significa così prendere le distanze da un modo di consumare che non tiene conto delle persone e del pianeta, ma che è dettato in gran parte dall’abitudine, dall’esperienza e dai condizionamenti sociali. Si può non essere d’accordo con la scelta radicale della chiusura, ma le ragioni di Oway sono innegabili.
Invertire il senso di marcia è ancora possibile? Secondo Oway sì. Del resto, il brand prende un impegno forte e non solo a parole. Con la chiusura di tutti i suoi negozi fisici e digital rinuncia al profitto in uno dei giorni più propizi di tutto l’anno.
Quattro consigli Oway per un futuro sostenibile
1. Scegliere prodotti concentrati
Contrariamente a quanto si può credere, un uso eccessivo di prodotto non determina un migliore funzionamento. Anzi, quantità eccessive provocano sprechi, costi più elevati e maggior inquinamento ambientale, oltre richiedere vari risciacqui per l’eliminazione, con conseguente consumo eccessivo di acqua. L’efficacia del prodotto sta nella presenza dei principi attivi e nella concentrazione delle formulazioni. Sono questi i responsabili della performance di un prodotto. Quindi, è meglio optare per prodotti concentrati, ricchi di principi attivi piuttosto che scegliere soluzioni diluite ma povere di principi attivi. Si raccomanda di leggere sempre la lista degli ingredienti e le indicazioni d’uso: un piccolo quantitativo di prodotto può essere sufficiente.
2. Acquistare solo confezioni in materiali 100% riciclabili all’infinito
Nell’immaginario collettivo, la plastica può essere riciclata più volte mantenendo la stessa qualità. In realtà non è così: la plastica può essere riciclata in prodotti di eguale valore fino a un massimo di due volte, prima di scadere troppo nella sua qualità. Inoltre, secondo i dati dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), nel mondo solo il 18% dei rifiuti di plastica viene riciclato. Il 25% viene bruciato in inceneritori o termovalorizzatori, il 60% va in discarica e viene bruciato all’aperto, con conseguenze per l’ambiente e la salute, oppure finisce direttamente nell’ambiente. Nel mare, in particolare, o in discariche improvvisate a cielo aperto. Per questo, è necessario scegliere al posto dei contenitori di plastica prodotti confezionati in vetro e alluminio, riciclabili al 100% e all’infinito. Tra l’altro, sono in grado di offrirti una qualità senza compromessi.
3. Evitare gli imballaggi inutili
Spesso quando scartiamo un prodotto appena acquistato, ci troviamo a riempiere il cestino di strati e strati di carta o cellophane. Ma è davvero necessario? I danni ambientali provocati da questi elementi sono di gran lunga superiori ai loro benefici. Quindi, è bene non solo guardare la lista dei componenti di un prodotto, ma anche ciò che lo avvolge, preferendo prodotti con packaging privi di imballi superflui.
4. Optare per ingredienti biodinamici e formule pulite
In cosmetica, come in cucina, è arrivato il momento di fare attenzione alle materie prime che compongono un prodotto. Il segreto sta nella qualità di questi elementi derivanti da un metodo di coltivazione, come quello biodinamico, che non ammette l’uso di nessuna sostanza sintetica. Sostenere queste realtà agro-ecologiche significa sostenere tutta la filiera, dal produttore al trasformatore finale. Se farete attenzione alle materie prime, avrete a disposizione un prodotto che mette davvero la natura al centro. Scegliere formule ad alta concentrazione di naturalità e ricche di materie prime biodinamiche e biologiche, ottenute nel rispetto della terra, della biodiversità, dei processi di trasformazione e dell’intera filiera, è ciò che fa la differenza.