Uscire dall’ufficio con il sole ancora alto è una delle esperienze più belle della primavera, la stagione che porta sempre con sé il desiderio di rinnovamento. E quando la voglia di dare una svolta al proprio look comincia a farsi sentire davvero, il cambio del colore capelli diventa una delle opzioni alle quali è davvero difficile rinunciare.
“In primavera si innesca un processo di rinascita che rimette in moto la natura e le nostre vite: con il ritorno della luce, ci si risveglia al giorno e alla luminosità”, spiega Veronica Raccosta, esperta colorista, titolare del salone Veronica I Parrucchieri nel centro di Trapani.
“Per questo, iniziamo a desiderare colori più chiari e luminosi, come i biondi, e a immaginarci con nuove nuance ramate e caramello, vibranti e calde. Abbandonando le tinte più scure e i brunette, ci sentiamo pronte a dare una svolta alla nostra vita”.
Tuttavia, non è sempre facile capire quale colore scegliere. Come essere sicure che parrucchiere e colorazione non metteranno a dura prova la salute dei capelli, già resi fragili dal cambio di stagione?
Cambiare senza rischiare
“Non tutte le donne hanno bisogno delle stesse cose. Per alcune sono necessari trattamenti restitutivi prima di procedere con un nuovo colore. Altre possono permettersi un cambio look più rapido perché hanno i capelli in buona salute. Tutte, comunque, meritano colorazioni di qualità, prive di ingredienti nocivi e rispettose della fibra capillare”, spiega Veronica.
Nel suo salone, dove colore e consulenza vengono offerti in un’area di relax lontana dalle vetrine su strada e dove il benessere è al centro di ogni servizio, ogni donna ha il suo ‘trattamento colore’.
Veronica, la scelta del colore deve seguire le regole dell’armocromia?
“Non è detto. Seguire pedissequamente le leggi dell’armocromia potrebbe non essere sufficiente. Non esiste uno schema imprescindibile che ci possa dire quale colore sia più adatto a un determinato viso. L’armocromia è utile per avere un indirizzo, ci offre una mappa per orientarci nella scelta. Ma non conta solo il sottotono di pelle”.
“Occorre tenere in considerazione anche la morfologia del viso, l’abbigliamento e il carattere della persona, i suoi gusti: ci sono tanti fattori che entrano in gioco nella scelta del colore perfetto”.
Cosa si può fare per far durare il colore più a lungo?
“Se si utilizza una buona colorazione in salone, priva di ammoniaca e ingredienti nocivi, come Jurcolor di Jurvedha, il grosso del lavoro è già fatto. Jurcolor non solo rispetta la salute del capello, ma idrata mentre colora grazie a oli ed estratti naturali, lasciando la chioma luminosa e protetta”.
“In tutti i casi, comunque, sarà necessario ricorrere a un nuovo trattamento colore almeno una volta al mese: potrà trattarsi di un ritocco alla radice o di una maschera cromatica con pigmenti diretti. Il colore richiederà sempre cura e costanza”.
“Possono essere utili anche i percorsi antiossidanti. Questo, però, vale non solo per i capelli ‘tinti’ ma anche per quelli naturali. In particolare, ricorrere regolarmente a trattamenti di ricostruzione e lucentezza o protocolli detox cute e capelli permetterà di mantenere sempre brillante il colore, anche quello naturale”.
È utile fare un trattamento di ricostruzione prima di fare il colore?
“Non sempre. Prima di procedere occorre fare un’analisi approfondita di cute e capelli con la tricocamera. Se un capello necessita di un trattamento rivitalizzante, lo eseguo anche prima di fare il colore. Si valuta di volta in volta dopo un’attenta consulenza e solo dopo aver ascoltato le esigenze di ciascuno”.
“Personalmente, grazie a Jurvedha, offro una consulenza di naturopatia che mi permette di individuare i i trattamenti tricologici a base di oli essenziali più adeguati in ciascun caso. Il potere dell’aromaterapia è immenso: spesso imparare di nuovo a respirare è il primo passo per ritrovare non solo capelli più luminosi, ma anche un autentico benessere”.
“Le donne arrivano sempre più di frequente nel mio salone con i capelli sfruttati, colorati e decolorati con troppa frequenza e prodotti inadeguati: la mia passione è quella di riportarli ogni volta alla loro salute originaria”.
Perché hai scelto Jurvedha e la sua filosofia naturale?
“Ho conosciuto il mondo Jurvedha mentre cercavo sul web un brand che credesse davvero nel naturale, senza compromessi, dal colore ai trattamenti. Lo staff di questa azienda mi ha conquistato anche a livello personale, grazie a rapporti sinceri e diretti. Penso che il naturale e i rapporti personali possano diventare una garanzia di futuro per il lavoro e la vita di tutti noi, e non solo in salone”.