Aggiornare la 174, la legge quadro che definisce il mestiere di parrucchiere: è l’obiettivo più urgente secondo Tiziana Chiorboli, presidente di Camera Italiana Acconciatura. Ferma al 2005, la legge che regola anche la formazione professionale, non è più in linea con la realtà di un mercato dove, negli ultimi 20, si sono verificate enormi trasformazioni. Basti pensare che la rivoluzione digitale, con le innovative modalità di aggiornamento nella formazione, all’epoca era solo agli albori.
Ci vogliono nuove regole, più informazione, meno approssimazione: Tiziana Chiorboli spiega a Colorami gli obiettivi di Camera Italiana Acconciatura nell’immediato futuro.
Quali sono gli obiettivi di Camera Italiana Acconciatura per il 2024?
Camera Italiana Acconciatura proseguirà la sua funzione di rappresentanza e attenzione agli interessi dei parrucchieri, come ha sempre fatto dalla sua fondazione nel lontano 2001. Tra i temi che saranno oggetto di attenzione e promozione, vorrei ricordare prima di tutto la necessità di aggiornare la 174, la legge quadro che definisce le regole del mestiere e della formazione. Mi riferisco, in particolare, alla necessità di adeguamento alle nuove realtà professionali, che toccano non solo la formazione, ma anche la qualificazione del salone.
Altro importante obiettivo che vogliamo raggiungere riguarda l’affitto di poltrona, per il quale è necessario un progetto di informazione sul territorio molto più coordinato di quanto non avvenga oggi.
Gli Stati Generali dell’Acconciatura sono un appuntamento cui i parrucchieri cominciano a prestare attenzione.
Perché?
Il successo degli Stati Generali dell’Acconciatura è legato all’essenza stessa del progetto: la possibilità di confronto tra parrucchieri e professionisti della bellezza. Sono le loro testimonianze a dare il via al dibattito e alla scelta degli argomenti da discutere in questo contesto. L’obiettivo è quello di portare le esigenze dei professionisti fino alle istituzioni e di affiancare le imprese nei nuovi processi di crescita professionale.
Il progetto è frutto delle esigenze di innovazione che i professionisti dell’acconciatura devono affrontare. Sono loro, infatti, i veri protagonisti dei nuovi processi di crescita. Il ruolo di Camera Italiana Acconciatura consiste nel coordinare le nuove esigenze di crescita professionale e proporre soluzioni in favore della professione.
E adesso, chi si assumerà l’onere di organizzare la formazione dei parrucchieri?
Da molti anni si sta affrontando il tema della formazione all’interno di Camera Italiana Acconciatura. È in corso un, purtroppo, lento processo di qualificazione del supporto formativo per i nuovi professionisti. Camera Italiana Acconciatura si adopererà sempre più per proporre attività omogenee, partendo dalla migliore formazione dai docenti per arrivare, si spera, a percorsi uniformi di orientamento.
Il tema è molto articolato, se si considerano i soggetti coinvolti: i centri professionali di formazione, le accademie e le aziende. Nei primi è diffusa la scarsa qualità dell’offerta, con evidenti necessità di valorizzazione delle competenze dei formatori. Per le accademie è necessario riqualificare programmi e contenuti. Per quanto riguarda le aziende, è evidente il limite di formazione collegato al brand.
In un mercato dove i canali di distribuzione si vanno sgretolando, i prodotti professionali dedicati esclusivamente ai saloni d’acconciatura continueranno a esistere?
Dobbiamo partire da questa considerazione: l’Italia è in una posizione di leadership nella produzione di prodotti specifici per i professionisti dell’acconciatura. Ecco perché qui da noi c’è una stretta relazione tra prodotti specifici, innovazione e qualificazione degli acconciatori.