Freddo e basse temperature innescano un processo che a lungo andare tende a inaridire i capelli. Tutto inizia dalla cute che in inverno, quando il termometro si avvicina allo zero, si contrae irrigidendosi. Giorno dopo giorno, l’ossigenazione rallenta e il cuoio capelluto diventa asfittico, incapace di fornire idratazione alle lunghezze. I capelli diventano ben preso secchi, ruvidi e privi di luminosità.
“Con il freddo la pelle si irrigidisce e respira con più difficoltà” – spiega Ilaria Scarica del salone H-Air Element Care a Figline Valdarno, in provincia di Firenze. “Il rinnovo delle cellule rallenta e iniziano a formarsi depositi che ostacolano l’attività della cute e, quindi, anche il rifornimento di lipidi a capelli e lunghezze”.
Ilaria, cosa è possibile fare per proteggere i capelli dal freddo?
“Per prima cosa bisogna prendersi cura della cute, poi delle lunghezze. Sotto le tre fasi del derma, infatti, ci sono il bulbo e il microcircolo, da cui prende vita il capello. È qui che occorre intervenire per far sì che il freddo non inneschi il processo che porterà a capelli più secchi e opachi”.
Quali trattamenti consigli?
“La detossinazione è il primo passo per permettere alla cute di tornare a funzionare correttamente anche quando il termometro si avvicina allo zero. Questo rituale permette di eliminare le cellule morte che si formano con il rallentamento del microcircolo e di tenere sotto controllo l’indurimento della cute. Nel mio salone seguo il protocollo detossinante Jurvedha, che utilizza il preparatore cutaneo Lotus Clean con l’aggiunta dell’olio essenziale più indicato per la tipologia di cute”.
“Il trattamento detossinante, infatti, va personalizzato: una cute grassa, per esempio, non ha le stesse necessità di una secca. In questa fase, ha una grande importanza il massaggio, che dovrà essere eseguito per attivare o calmare il cuoio capelluto, a seconda del tipo di cute“.
“Una volta eliminate le impurità, la cute, rigenerata, tornerà a respirare e alle sue regolari funzionalità. I capelli riceveranno nuovamente il nutrimento di cui hanno bisogno”.
Quanto dura il trattamento in salone?
“Circa 60 minuti. Per chi desideri un percorso completo, alla detossinazione occorrerà far seguire, in un successivo appuntamento dal parrucchiere, l’applicazione di un fango purificante, come l’argilla, o idratante, se la cute è particolarmente secca. Mescolato agli oli essenziali più adeguati, permetterà di eliminare ogni traccia di impurità e di restituire oligoelementi essenziali per la salute di cute e capelli“.
“Infine, si può procedere con un trattamento al sale dell’Himalaya, come Halite di Jurvedha, Sciolto nell’acqua calda con l’aggiunta di un olio essenziale, viene tamponato con spugnature su cute e capelli. I sali, in questo modo, penetrano nella cute e nelle squame del capello, rimpolpandolo e rimineralizzandolo”.
“A questo punto, dopo aver riattivato la cute, si potrà procedere con un trattamento di ricostruzione delle lunghezze. Utilizzando sempre l’olio essenziale scelto nelle fasi detossinanti e rimineralizzanti e aggiungendolo a maschere idratanti, sarà possibile restituire nutrimento ai capelli. Nel mio salone applico Keratin Mask di Jurvedha sui capelli da medio a grossi e la maschera 5 Elementi su quelli più fini. Le chiome saranno pronte ad affrontare brillantemente anche il clima più rigido”.
Una curiosità: da dove viene il nome del tuo salone?
“H-Air riprende il mio nome: Il-aria. La parola ‘element’ si riferisce proprio a questo elemento essenziale per la nostra vita che è racchiuso nel mio nome. ‘Care’, ovviamente, è la passione per il benessere di cute e capello che mi ha sempre guidato nella vita e nel lavoro”.