I capelli ricci sono invidiati da chi li ha lisci e piatti. Eppure, chi se li ritrova per natura, sa quanto possano essere difficili da gestire, soggetti a secchezza e crespo a ogni minima variazione di temperatura. Quali sono i tagli che ci permettono di averli sempre al top? Come curarli nelle diverse stagioni dell’anno? Quali trattamenti fare dal parrucchiere per migliorarne definizione e pettinabilità? Le domande sono quasi infinite. Prova a rispondere a tutte uno dei massimi esperti di bellezza dei capelli nel nostro Paese, Alberto Di Domenico, direttore artistico di JOICO Italia.
Alberto, cominciamo dai tagli sconsigliati per i capelli ricci. Quali sono?
“In generale, sono da evitare tutti i tagli scalati, che tendono a gonfiarli fuori controllo. Tra i tagli scalati è da inserire anche il mullet, attualmente molto gettonato. Meglio optare eventualmente per scalature più morbide, calibrate su peso e volume dei ricci. Il tutto affidandosi a un bravo parrucchiere di fiducia. In questo modo, la gestione ‘home made’ dei ricci sarà molto più semplice”.
Come si riconosce un parrucchiere esperto di ricci?
“Dal fatto che non taglia i capelli mossi quando sono bagnati, ma da asciutti e con le forbici, mai con il rasoio. In questo modo, può costruire la forma controllando passo a passo il risultato senza brutte sorprese dopo l’asciugatura”.
Quali trattamenti consigli per i capelli ricci?
“Dipende. Se si ha l’abitudine di usare ferro o piastra sulle lunghezze, sarà indispensabile seguire una routine idratante e avere molta cura dei capelli. In realtà, gli strumenti a caldo adesso non sarebbero necessari: stanno tornando in auge le texture ‘do it yourself’, ondulate, poco definite e naturali. A tutte le ricce, in ogni caso, consiglio un prodotto top: è Zero Heat di JOICO. Due diverse creme cosmetiche ricche e nutrienti, formulate una per capelli medi, l’altra per capelli grossi. Agiscono senza necessità di fonte di calore: i ricci si asciugano all’aria elastici e a prova di crespo”.
Cosa ne pensi dei trattamenti liscianti?
“Non li consiglio: non tutelano la salute dei capelli. Sono da evitare”.
Come nutrire i ricci senza appesantirli? Quali maschere scegliere?
“Una delle caratteristiche strutturali del capello riccio è la porosità. Per questo tende al crespo: l’acqua evapora facilmente dalle cuticole e lo stelo si secca increspandosi. Consiglio il regime Hydra Splash di JOICO, con l’intera routine, dallo shampoo alla maschera, fino al ‘leave-in’: è pensato per capelli fini e secchi, ma è ideale anche per i ricci. Contiene acqua di cocco, come tanti integratori: consente l’equilibrio degli elettroliti. Ecco perché riesce a mantenere l’idratazione senza appesantire, rispettando il volume”.
Un ultima domanda: quale tipo di spazzola dovrebbero usare le ricce?
“Per il rispetto dello stelo, suggerisco l’utilizzo della spazzola Mason Pearson. Un classico, da usare su capello sia bagnato, dopo il conditioner, sia asciutto. Le sue setole naturali sono anti-elettrostasi. Inoltre, il cuscinetto morbido ammortizza la fase districante, evitando che il capello si spezzi. Non per niente, è la spazzola prediletta dalle donne afro-americane”.