Potrebbe essere un errore utilizzare una maschera molto nutriente se i capelli sono secchi e disidratati: in molti casi sono più indicati alcuni trattamenti cute. È dal cuoio capelluto, infatti, che il capello può crescere sano e ben protetto dai suoi stessi lipidi naturali.
A dirlo sono due parrucchieri: Daniela Bonilauri e Vittorio Oppici del salone Vittorio Oppici Parrucchieri a Sala Baganza, in provincia di Parma, che, per trattare cute e capelli, ricorrono a protocolli di trattamento a base di formulazioni naturali del brand Jurvedha.
Sono Daniela e Vittorio a spiegarci perché curare semplicemente le lunghezze, come spesso facciamo, non solo potrebbe non essere sufficiente, ma perfino controproducente. E perché, nella fase preliminare, andrebbe sempre eseguita un’analisi attenta della cute con la tricocamera. Una testimonianza professionale da tenere in considerazione per aiutarci a trovare le soluzioni più efficaci per la salute dei nostri capelli prima e dopo le vacanze al mare. Ascoltiamo cosa hanno da dirci.
I trattamenti haircare sono il primo step per un capello morbido e luminoso. Perché è importante partire dalla cute?
Daniela Bonilauri – “Per avere capelli morbidi e luminosi in genere si pensa erroneamente che sia sufficiente prenderci cura delle lunghezze. In realtà, è la cute la base per un capello sano: da qui ha origine il nutrimento e la salute delle chiome. Faccio sempre il classico esempio del terreno e della pianta: la cute è il terreno, il capello la pianta. Una cute sana, senza sedimenti e tossine, riesce a veicolare ‘senza intoppi’ i lipidi naturali allo stelo”
“Tra l’altro, una cute sana è importante anche per la riuscita dei servizi tecnici: il colore è più brillante e dura più a lungo. E poi c’è un discorso di benessere della persona: se ci portiamo dietro un disagio legato a un’anomalia o a uno squilibrio, come il prurito, non potremo sentirci a nostro agio nemmeno psicologicamente”.
Quali trattamenti proponete prima delle vacanze estive?
Vittorio Oppici – “Pensando ai danni che causano salsedine, cloro e sole, suggerisco di fare prevenzione con buona ricostruzione, che permetterà di contrastare l’impatto con gli agenti esterni. Per esempio, un trattamento molto veloce ed efficace in salone è Hydrotonic di Jurvedha, che apporta nutrimento ed elasticità e un surplus di idratazione. In più, è formulato con filtri solari”.
“Sotto il sole anche la cute soffre. Ecco perché Hydrotonic prevede l’applicazione degli attivi non solo sulle lunghezze, ma anche sulla cute. Questo trattamento idrata, lenisce e protegge. Per le vacanze, consiglio inoltre di mettere in valigia i solari Jurvedha, le cui formulazioni naturali contengono filtri di alta qualità ed efficacia. Basta provarli per amarli. Il tutto con un occhio attento alle esigenze e alle specificità del capello di ciascuno: i percorsi benessere in salone vanno costruiti su misura. È la filosofia Jurvedha”.
Qual è il trattamento preferito dalle vostre clienti?
Daniela Bonilauri – “Proprio perché ogni trattamento benessere va personalizzato sulle specifiche esigenze, non c’è un percorso più amato di un altro. Ogni giorno in salone eseguiamo trattamenti di ricostruzione, detossinazione e reidratazione delle chiome, ognuno diverso dall’altro perché studiato specificatamente sul tipo di risultato che si vuole ottenere. C’è però un aspetto che è comune a tutti: quello di donare prima di tutto benessere, permettendo di staccare dalla pressione e dallo stress. Rilassano perfino me che li eseguo”!
“I trattamenti iniziano sempre con un rito di benvenuto, il Namasté: un massaggio che stimola la microcircolazione attraverso l’utilizzo di un blend di oli essenziali creato ad hoc. Questo rito ci aiuta nei primi cinque minuti di trattamento a percepire l’inizio di una fase di relax. A questo punto, si procede con un’attenta consulenza su trattamenti e prodotti da utilizzare in base allo stato di cute e capelli. Il tutto con l’aiuto di una microcamera che ci permette un’analisi approfondita”.
Ci sono aree dedicate ai rituali nel vostro salone?
“Per farsi coccolare con i trattamenti nella massima privacy abbiamo creato un piccolo spazio appartato. In più, c’è una saletta separata per i percorsi personalizzati”.
Esistono trattamenti in grado di prolungare la durata e l’intensità di un colore? Se sì, quali e ogni quanto tempo vanno ripetuti?
Vittorio Oppici – “Consiglio Reco di Jurvedha per un motivo semplice: questo trattamento di ricostruzione è particolarmente adatto ai capelli colorati perché contiene gli attivi su misura. Infatti, è ricco di aminoacidi e cheratine vegetali in grado di chiudere la cuticola del capello e, quindi, sigillarne all’interno i pigmenti colore. La consiglio ogni volta che realizziamo una colorazione”.
“Per chi ha davvero poco tempo a disposizione da trascorrere in salone, c’è Juroil, sempre di Jurvedha. Si può utilizzare anche durante i servizi di colorazione, riflessature e schiariture. Nutre e protegge”.
È possibile attenuare dal parrucchiere le anomalie del cuoio capelluto, come per esempio la forfora o l’iperidrosi?
Daniela Bonilauri – “Se il parrucchiere è preparato, sì. I professionisti Jurvedha fanno una formazione costante: imparano a riconoscere le anomalie cutanee, a individuare le cause e intraprendere il percorso più adatto per affrontarle al meglio. Jurvedha, tra l’altro, con i suoi prodotti naturali, non crea nessun tipo di problema sulla cute”.
Cosa proponete contro l’insorgere delle doppie punte, così frequente nella stagione estiva?
Vittorio Oppici – “Nessuna frase è tanto azzeccata, in questo caso, quanto la celebre: ‘prevenire è meglio che curare’. Chi ha i capelli lunghi e fa trattamenti tecnici o meccanici, dovrebbe seguire buone abitudini: trattamenti di ricostruzione eseguiti in maniera regolare, per esempio, creano un punto di rottura più alto. Surya Oil di Jurvedha, con olio d’argan o olio essenziale di geranio, è tra i più indicati, anche a casa: si tratta di piccole accortezze. Hydrotonic, invece, è il must-have per i capelli lunghi”.
Qual è il rituale consigliato al ritorno dalle vacanze?
Daniela Bonilauri – “Non c’è, anche in questo caso, un rituale che vada bene per tutti. Per capire quello più adatto, occorre prima analizzare la situazione. Anche dopo le vacanze, per esempio, possono rimanere residui di cloro e salsedine proprio sul cuoio capelluto. In quel caso il primo trattamento da fare al rientro sarà la detossinazione e purificazione della cute“.
“Poi, se c’è la necessità, andrà valutato cosa fare sulle lunghezze: a volte basta una ‘semplice’ reidratazione, altre bisognerà ricorrere ad una riparazione più profonda”.
Perché vi affidate alla partnership esclusiva con Jurvedha per tutti i servizi nel vostro salone?
Daniela Bonilauri e Vittorio Oppici – “Abbiamo conosciuto Jurvedha per caso, come spesso succede. Prima, abbiamo provato e testato i prodotti nel nostro salone e poi non li abbiamo più lasciati. Oggi ci identifichiamo tanto nella filosofia quanto nella metodologia di lavoro Jurvedha. Non è solo una questione di servizi offerti, ma qualcosa di più: benessere per la persona. Qualcosa di imprescindibile per la cliente, ma anche per noi”.
“Ci convince anche l’attenzione all’ambiente di Jurvedha: per noi è importante. Siamo finalmente riusciti ad abbinare l’antico sapere indiano della medicina ayurvedica a una visione contemporanea del nostro mestiere: è la filosofia che abbiamo sempre desiderato interpretare da protagonisti”.