No alla chimica nei terreni agricoli. Per lanciare l’allarme sugli effetti dei prodotti di sintesi utilizzati nei campi coltivati, il progetto ‘Cambia la Terra‘ ha organizzato una campagna itinerante di sensibilizzazione, intitolata ‘La Compagnia del Suolo’. Un vero e proprio ‘giro d’Italia’ per il check-up dei residui chimici di sintesi negli ecosistemi terrestri ed acquatici. Il risultato delle analisi verrà presentato a Roma agli inizi di novembre 2021.
Intanto, il progetto ‘Cambia la Terra’, promosso da FederBio, Legambiente, Lipu, Medici per l’Ambiente, Slow Food e WWF, arriva a Sana, il salone del biologico e del naturale a Bologna dal 9 al 12 settembre 2021. (clicca qui per entrare gratuitamente in fiera). ‘Non c’è agricoltura senza suolo. E non c’è suolo fertile senza agroecologia’, questo il titolo del workshop scientifico per la campagna ‘La Compagnia del Suolo’ a Sana. Vedrà la partecipazione di esponenti dell’Ispra, Istituto Superiore per la ricerca ambientale, del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura, e del prestigioso Rodale Institute statunitense, per lo sviluppo dell’agroecologia e del biologico. Per chi desidera seguirlo, il workshop sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook di Cambia la Terra @cambialaterra
Il check up della chimica nei terreni agricoli
Senza un suolo sano, non ci sono cibi sani e acqua pulita. È il principio che anima lo speciale check-up di La Compagnia del Suolo, impegnata ad analizzare i terreni agricoli della penisola. I terreni, infatti, sono un elemento trascurato sia dalla tutela di legge sia dalle convenzioni internazionali. Nei campi, pesticidi, erbicidi e funghicidi lasciano tracce di sostanze chimiche di sintesi che minacciano la qualità dei raccolti, le acque di superficie e quelle sotterranee, oltre che la salute degli ecosistemi terrestri e acquatici.
Già da anni gli enti di ricerca esaminano i suoli agricoli, la loro capacità di incamerare carbonio, la loro biodiversità. Sono elementi essenziali per la qualità delle coltivazioni e quindi dei cibi che arrivano sulla nostra tavola. Determinano anche la fertilità di un campo e allo stesso tempo riguardano una grande quantità di servizi ecosistemici. Fra questi, l’assorbimento delle piogge e la diminuzione dei gas serra in atmosfera.