Come fa un superfood che cresce nella lontana Patagonia a finire nel vasetto dei prodotti hair care che noi utilizziamo per la bellezza dei nostri capelli? Sì, perché la nuova linea Maqui 3 di Echosline, formulata con una bacca dell’eterna giovinezza, chiamata appunto Maqui, adesso sta spopolando tra le appassionate di formulazioni vegan e ingredienti di origine naturale. Ma da dove è iniziato tutto?
Maria Luisa Martini, responsabile formulazione e laboratori dello stabilimento di San Martino di Lupari, prova a spiegare in termini comprensibili come un alimento di origine vegetale, il Maqui, ricco di antiossidanti, proteine, omega-3, minerali e fibre, possa trasformarsi in uno shampoo e in un conditioner che miglioreranno l’aspetto e la vitalità dei nostri capelli. E perché a un certo punto i formulatori di cosmetici scelgano proprio un ingrediente così esotico.
Come nasce una nuova linea? Quali sono gli ingredienti base necessari e uguali per tutti per la formulazione, ad esempio, di uno shampoo?
“Tutti i cosmetici nascono materialmente in un laboratorio, ma idealmente partono da un’idea, una richiesta del mercato, un’esigenza delle persone. Per esempio, se c’è tanta voglia di natura e sostenibilità, come sta accadendo, è del tutto probabile che a noi formulatori venga chiesto di creare cosmetici vegan, con un’elevata percentuale di attivi naturali e con packaging riciclabili.
La strada per arrivare dall’idea al prodotto che voi acquisterete è lunga: l’idea si traduce in un ‘brief’ nel quale il marketing, dopo aver studiato il mercato, le tendenze e in linea con la filosofia del brand, ci racconta come immagina il nuovo lancio e cosa vorrebbe ottenere dal prodotto che formuleremo. È a questo punto che noi cominciamo a valutare tutti gli ingredienti, le materie prime a disposizione per scegliere le più adatte e cominciare a miscelarle tra loro. Ci aiutano i fornitori di attivi, sempre aggiornati sulle novità. Il lavoro è di squadra, è il team R&D a fare tutto (insieme al marketing): i formulatori, gli esperti di regolamentazioni europee e internazionali, il team ‘sensory & testing’, i professionisti del packaging e della sostenibilità. A ciascuno il suo compito. Alla fine, si arriva sempre a più di una proposta di formulazione.
Con Maqui 3 di Echosline volevamo una linea sulfate free, vegan (priva di derivati animali). Quando siamo arrivati finalmente a formularla, l’abbiamo testata nel nostro centro tecnico dove abbiamo a disposizione 250 modelle con tutte le tipologie di capello.
Certo, ci sono ingredienti irrinunciabili: uno shampoo deve necessariamente contenere tensioattivi per detergere, che sia di alta gamma o meno. Ma è la qualità e quantità di tensioattivi a fare la differenza”.
Molte donne constatano di persona la differenza qualitativa tra uno shampoo comprato al supermercato e uno acquistato in un salone d’acconciatura: perché sono così diversi nel risultato?
“L’elemento che fa la prima differenza, anche se non lo crederete, è la consulenza: il parrucchiere, che conosce i vostri capelli, sa consigliarvi quello giusto. Non potete sbagliare. Naturalmente, i prodotti professionali sono molto più specifici di quelli della grande distribuzione: in salone non c’è una tipologia di capello che non abbia il suo prodotto. ‘Last but not least’ – e lo diciamo con orgoglio – i prodotti professionali per acconciatori sono sottoposti a processi di sviluppo e testing che non hanno pari in altri ambiti. I prodotti della Gdo (quelli dei supermercati) si limitano a fare il loro lavoro senza trattare nello specifico le diverse tipologie di capello”.
Quali sono i criteri che vi hanno guidato nella scelta dei superfood della Patagonia come principali attivi di Maquì3?
“È la ricerca di ingredienti innovativi a fare da apripista. Il nostro team R&D li cerca ovunque, dai fornitori e nei laboratori universitari. I superfood della Patagonia ci sono stati proposti da un fornitore particolarmente attento: ce ne siamo subito innamorati e li abbiamo trovati perfetti per Echosline, il brand dalla filosofia “The Vegan Way” che ricerca ingredienti naturali dalla massima performance”.
Quali sono gli ingredienti che non dovrebbero esserci più (e che c’erano in passato) nelle formulazioni hair care?
“Prendiamo ancora l’esempio dello shampoo: quelli di oggi non assomigliano certo alle formule anni 70. Questo perché il consumatore europeo è il più tutelato al mondo: le istituzioni sono costantemente al lavoro per valutare la classificazione delle materie prime e i metodi di produzione. Negli ultimi 50 anni sono scomparsi tantissimi ingredienti: pensate alla formaldeide, prima utilizzata per stirare i capelli e come indurente per le unghie. O ai tanti allergeni, come i conservanti, oggi proibiti dalla regolamentazione europea. Noi di Echosline eliminiamo in partenza tutti gli ingredienti in discussione prima ancora che vengano messi fuori legge”.
Cosa promette la linea Maqui 3 alle donne che la sceglieranno e come fate a essere certi che manterrà le sue promesse?
“Promette nutrizione e vitalità per i capelli, il tutto con un prodotto che è buono per chi lo usa e per l’ambiente che ci circonda. Le formulazioni di Maqui 3 hanno un’elevata percentuale di materie prime naturali e biodegradabili. Siamo certi di mantenere la promessa perché abbiamo dato il massimo nel processo di formulazione di questa linea hair care. L’abbiamo testata e riformulata fino a quando i risultati non ci hanno convinto”.