Più virtuale, più essenziale, ma anche più autentico, attento ai valori professionali: il mondo dell’acconciatura sta vivendo una rapida evoluzione. Dopo il lockdown i saloni hanno riaperto, i corsi di formazione hanno ripreso i loro calendari, il mondo della bellezza reale ha ricominciato a vivere con nuove modalità, tenendo un piede ben saldo nel virtuale.
Sono sempre più numerosi i saloni d’acconciatura che sfruttano strumenti come il booking online, l’e-commerce e la formazione in streaming per l’aggiornamento. E i grandi brand dell’acconciatura si stanno attrezzando.
JOICO è uno dei primi a essersi mosso per sostenere questo cambiamento fornendo tantissimi corsi online, nuovi servizi e trattamenti in salone, un concreto supporto al retail, tutti fattori chiave per il business dei parrucchieri italiani.
È Alberto Di Domenico, direttore artistico ed educational manager di JOICO Italia, a spiegarci cosa può offrire oggi il brand a tutti gli acconciatori che in questa complessa fase di transizione stanno cercando nuove strade. Ed è lui, docente di tanti corsi reali e virtuali, a sottolineare ancora una volta l’importanza della formazione.
Alberto, qual è il fattore trainante della formazione JOICO di cui tu sei uno dei protagonisti?
“La capacità di aiutare l’acconciatore a rinnovare e moltiplicare i servizi in salone: è questo il fattore chiave del business. Noi di JOICO puntiamo tutto su questo, sia nella nostra formazione online sia in quella in aula. In un momento come questo, dove la cliente ha diradato le visite in salone, diventa determinante poter offrire un servizio che permetta al colore, nodo centrale del business, di durare di più: ecco perché alcuni dei nostri corsi sono stati incentrati in questo periodo su K-Pak Color Therapy, il servizio che protegge e prolunga la tenuta della colorazione.
L’altro nodo centrale resta il retail, la rivendita dei prodotti in salone: negli Usa arriva al 40% del fatturato del salone. In Italia è fermo al 15%. Il 20, 21 e 22 settembre terremo un corso a Bergamo per discutere con i parrucchieri tutti questi argomenti. Fate un salto da noi: iscrivetevi, sarete i benvenuti”.
Cosa fate per garantire la sicurezza degli acconciatori in aula durante i corsi di formazione?
“Le nostre aule sono strutturate in base al numero degli acconciatori che si iscrivono al corso: rispettiamo le distanze di sicurezza, l’obbligo della mascherina, controlliamo sempre l’igienizzazione degli ambienti. Siamo attenti a tutto”.
Alberto, tu sei sicuramente ‘sul pezzo’: qual è il colore dell’autunno?
“Il biondo. In aula insegno agli acconciatori come rispettare l’origine della persona: sì, il biondo va alla grande, ma deve essere modulato in base a criteri scientifici sulla fisionomia e la carnagione di ogni donna. Oggi le clienti sono attente ai tratti distintivi, non vogliono più omologazione: il rispetto della personalità è centrale. Il biondo deve essere un processo di schiaritura, un senso del movimento e del ritmo. In aula forniamo gli spunti artistici per creare contenuti una volta tornati in salone”.
Cosa portano di concreto in salone gli acconciatori che seguono i corsi di formazione JOICO?
“La consapevolezza di ogni singolo passaggio tecnico e stilistico, il cosiddetto ‘conscious business’. Dall’aula i parrucchieri escono con le linee guida necessarie per ottenere un determinato risultato finale, sia stilistico sia manageriale. In giro ci sono ancora troppe donne insoddisfatte: dobbiamo imparare ad ascoltarle per capirne i bisogni reali. C’è una nuova fascia di clienti che spende di più di quella tradizionale: è qui che JOICO vuole portare i suoi acconciatori. Per arrivarci, occorre saper proporre quello che queste clienti vogliono davvero dal loro parrucchiere”.
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