Nell’immagine uno scatto della collezione ‘Freedom & Form’ di Natalie Cole at Charlie Miller
Lo vediamo ormai da qualche anno. “Glow” è la parola chiave dei claim di creme e makeup di ultima generazione. Significa luminosità ed è quello che promettono di offrire parecchie novità cosmetiche in profumeria, farmacia e nei centri estetici. Se non è “glow”, non va. Pensate che negli ultimi due anni la parola, apparsa sulle etichette dei prodotti, si è diffusa fino al punto da trovarsi ormai spalla a spalla con l’altra grande macrotendenza della cosmesi: il naturale.
E c’è una ragione. Secondo un’analisi Mintel, rielaborata da Cosmetica Italia, il concetto di illuminante, nato nella cultura asiatica, ha conquistato l’Europa e i mercati occidentali compiendo una piccola trasformazione: qui da noi è diventato sinonimo di sano, benessere. Insomma, se hai la pelle luminosa, vuol dire che stai bene. E così “glow” ha cominciato a viaggiare di pari passo con i temi legati alla salute: il cosmetico contribuisce a mettere in risalto il livello di idratazione della pelle trasmettendo un’idea di benessere. Ecco perché nelle pubblicità degli illuminanti adesso campeggiano, a titolo evocativo, richiami alla natura: per esempio, una foglia bagnata dalla rugiada oppure una goccia di miele.
Insomma da noi in Europa, a differenza che in Asia, nella parola “glow” il richiamo al naturale non scompare del tutto ma ha un’evoluzione. E dà origine a un nuovo trend: il benessere illuminante. Un claim che una volta tanto l’Europa ha anticipato battendo sul tempo i paesi asiatici.
Le novità cosmetiche della prossima stagione invernale, con ogni probabilità, non prometteranno solo luminosità, ma vanteranno un’etichetta da far invidia anche al prodotto più “bio”. E gli illuminanti stanno già contagiando anche il mondo dell’acconciatura: colorazioni, prodotti di styling e conditioner si arricchiscono di pigmenti riflettenti. Siete pronti a splendere?