Ma come: i capelli soffrono il freddo? In effetti, no. Non è lo stelo a patire le basse temperature, ma il cuoio capelluto, che, per difendersi dai rigori dell’inverno e dagli sbalzi di temperatura, innesca un ricambio cellulare accelerato e accumula tossine. A tutto svantaggio dei capelli che appaiono più unti e pesanti.
A spiegarci meglio questo processo, tipico dei mesi più freddi, è un acconciatore: Eddi Mascherin, brand ambassador B2B del luxury brand La Biosthétique. L’esperto ci mette in guardia: “quando il termometro scende sotto lo zero, monitorate prurito e arrossamenti della cute”.
Eddi, i capelli soffrono il freddo come la pelle?
“Lo stelo no, ma il cuoio capelluto sì. Ed è qui, alla radice, che si crea quel particolare equilibrio all’origine di capelli sani e luminosi. Quando questo equilibrio si spezza, i risultati sono subito visibili anche sulle chiome”.
“Partiamo dall’azione delle basse temperature sulla cute. Il freddo intenso fa sì che il cuoio capelluto, per difendersi, cominci ad accelerare il ricambio cellulare. Questo, se la cute non viene regolarmente purificata, porta a un accumulo di tossine che finiranno per intaccare anche lo stelo. I capelli in breve tempo appariranno più pesanti, grassi e opachi”.
“A livello del cuoio capelluto, invece, potranno manifestarsi anomalie come prurito e arrossamenti. Non sottovalutateli. Ovviamente, il primo passo per tornare alla normalità sarà riequilibrare la cute”.
Cosa consigli per proteggere cute e capelli?
“Di effettuare regolarmente una pulizia professionale del cuoio capelluto, esattamente come si fa per la pelle del viso. In particolar modo, proprio in inverno. Questo permetterà di eliminare le particelle morte ed evitare accumuli di tossine, oltre che la comparsa di eventuali anomalie. I capelli saranno più leggeri e luminosi. A patto che, proprio come la pulizia del viso, venga eseguita regolarmente ogni mese”.
“Personalmente, in salone effettuo lo speciale trattamento igienizzante Sauna Isobios de La Biosthétique. Permette, tra l’altro, di richiamare acqua in superficie sul cuoio capelluto per reidratarlo e riequilibrarlo. Le tossine, infatti, in alcuni casi occludono e provocano secchezza. Altre volte ungono e appesantiscono. Non per niente, il trattamento Sauna Isobios si conclude con l’applicazione di una lozione ‘leave-in’ specifica per il tipo di cute, da secca a grassa. Le reazioni del cuoio capelluto al freddo possono essere diverse e contraddittorie: non vanno trattate tutte allo stesso modo”.
E se ormai, per via del disfunzionamento della cute, i capelli si sono rovinati?
“Se i capelli sono particolarmente sottili, certamente non basta un trattamento al cuoio capelluto. Occorre, dopo lo shampoo, restituire loro idratazione e proteine, che la cute in sofferenza non fornisce più. Ci vuole un booster di nutrimento che non appesantisca cute e stelo, come Essence de Protéine de La Biosthétique”.
Un trattamento che consigli a tutti, almeno una volta in inverno?
“Direi un trattamento che restituisca lipidi allo stelo senza appesantire la cute. I migliori sono i trattamenti a base di oli vegetali che non si depositano sul cuoio capelluto ma nutrono in profondità. Per farlo, occorrono formulazioni naturali di altissimo livello, come Oil Therapy de La Biosthétique. È il mio preferito: il suo principio attivo, l’olio della palma di Cristo, è un mix inuguagliabile di idratazione e leggerezza. È semplicemente perfetto per proteggere i capelli d’inverno, soprattutto se si sta pensando di procedere a breve con un nuovo colore o una decolorazione o altri servizi tecnici”.