Nelle immagini alcune foto di cottonbro da Pexels.
“Eravamo individualisti arroccati ciascuno nel proprio salone. Con l’emergenza Covid abbiamo capito l’importanza del confronto con gli altri acconciatori e abbiamo imparato a fare gruppo”.
Tra i mille problemi di questi giorni, con il divieto di spostamento nelle zone rosse e i saloni in sofferenza per la bassa affluenza di clientela, Antonio Stocchi, presidente di Camera Italiana dell’Acconciatura e Cna Benessere e Sanità, individua la nota positiva del 2020.
”L’atteggiamento degli acconciatori sta rapidamente cambiando: c’è un nuovo desiderio di uscire dal proprio perimetro, un po’ per non sentirsi soli di fronte alle difficoltà, un po’ per trovare insieme agli altri nuove soluzioni”, prosegue Stocchi.
Sul 2021, invece, Stocchi preferisce non sbilanciarsi.
“Difficile fare previsioni. Non ci è dato prevedere cosa accadrà con l’arrivo del vaccino: finirà tutto rapidamente o torneremo gradualmente e lentamente alla normalità? Di fronte a interrogativi come questo, per ora vedo due atteggiamenti opposti tra gli acconciatori: il pessimismo e l’ottimismo ad oltranza. Direi che sarebbe più opportuno avere un po’ di sangue freddo per valutare con più criterio la situazione”.
Sul mese di marzo del prossimo anno, data fatale dalla quale potranno scattare i licenziamenti, Stocchi non solo ha idee precise, ma sta promuovendo tra i colleghi l’invito a non lasciarsi travolgere dagli eventi.
“Camera Italiana Acconciatura sta sensibilizzando i parrucchieri a non procedere con licenziamenti di massa, perché sarebbe un grave errore. Vorrebbe dire buttare al vento quel capitale umano e professionale che abbiamo coltivato negli anni all’interno dei nostri saloni. Bisogna salvaguardare questo investimento perché rappresenta il futuro di tutti: so che non sarà facile, ma è fondamentale”, precisa Stocchi.
Il problema è anche capire come si potranno recuperare le perdite in salone.
“Bisognerà vedere in che modo il cliente farà rientro in salone. Oggi è intimorito dalla pandemia, dal pericolo delle multe, dai divieti, dal futuro: nel negozio del suo parrucchiere fa il minimo indispensabile. L’impossibilità di muoversi ha creato problemi psicologici di cui intuiamo a stento la portata, per ora. Sarà importante dispensare coccole e positività in salone: ne avremo tutti bisogno. Il peso umano del nostro mestiere è la vera riscoperta di questi giorni difficili”, conclude Stocchi.
Con un 2020 come questo, il 2021 potrà solo andare meglio.