Arriva dagli States e ha un progetto ambizioso: rivoluzionare l’hair care professionale in salone con trattamenti innovativi, più efficaci, esclusivi. Il brand si chiama JOICO: a Los Angeles, dove è nato, e nelle grandi città americane è un punto di riferimento da decenni. In Europa migliaia di acconciatori lo hanno già scelto per dare un nuovo valore ai propri servizi in salone.
La filosofia del brand, che adesso è in Italia, è quella di creare nuovi prodotti basandosi non su ingredienti di tendenza, ma su tecnologie innovative in grado di dare una svolta ai tradizionali trattamenti hair care e fare davvero la differenza in salone.
Con due obiettivi sempre in testa: dare nuova vita ai capelli stressati e conferire valore al mestiere di acconciatore. Steve Stefano, il fondatore del brand, ci ha sempre creduto. I nuovi ingredienti, gli attivi di tendenza sul mercato sono replicabili all’infinito in centinaia di prodotti simili tra loro. Sono le nuove tecnologie, brevettate, a rendere esclusivo il lavoro di un parrucchiere.
Il top hairstylist italiano Alberto Di Domenico, direttore artistico ed educational manager di JOICO Italia, ha imparato a conoscere il brand utilizzandolo in salone e facendo formazione agli acconciatori italiani. È lui a raccontarci qualcosa di più.
Alberto, cosa porta di nuovo JOICO in un mercato professionale competitivo come quello italiano?
“La capacità di fare la differenza in salone con la tecnologia: ogni singolo prodotto JOICO è formulato in base a una specifica tecnologia brevettata. Di solito, si creano sovrapposizioni tra i diversi brand che formulano i loro prodotti con gli stessi ingredienti di tendenza presenti sul mercato. Questo non accadrà mai con JOICO: le sue tecnologie brevettate non sono replicabili. Una donna che prova un trattamento di ricostruzione JOICO nel tuo salone, non ne troverà uno simile nel salone accanto. E questo in un mercato competitivo vuole dire tutto”.
Chi sviluppa queste tecnologie?
“I JOICO laboratories in California, a Los Angeles: le tecnologie sono il frutto di anni di ricerca. Fu il fondatore del brand, Stefe Stefano, a registrare il primo brevetto al mondo per la ricostruzione dei capelli: questo servizio è partito da lui.
L’idea era ed è quella di ricostruire il capello dall’interno, senza sigillarlo all’esterno con ingredienti a base di silicone, come si faceva prima. Steve brevettò il ‘Quadramine Complex’, una tecnologia in grado di lavorare con differenti pesi molecolari in base ai danni strutturali del capello. Fu un’idea rivoluzionaria, imitata da tutti, ma mai replicata da nessuno nel suo contenuto tecnologico. Steve scoprì che solo la cheratina ottenuta dalla lana di pecora conteneva gli stessi 18 aminoacidi dei capelli umani. Tutto partì da qui già negli anni 70.
E ancora oggi la linea K-Pak di JOICO è un consolidamento di questa tecnologia. Alla base c’è sempre il principio del bond building, la costruzione dei ponti di cheratina del capello: un servizio che Steve ha sempre pensato che non dovesse essere fatto durante il servizio della decolorazione, ma prima, per poter lavorare poi su un capello sano. La nuova tecnologia oggi si chiama Smart Release e resta l’unica in grado di lavorare all’interno dei capelli danneggiati o decolorati per conferire loro nuova vita.
Come fate a trasmettere tutto questo agli acconciatori italiani?
“Facendo tantissima formazione sia online sia live nelle sedi dei nostri distributori. A partire da settembre inizierà il nuovo programma con due aule a settimana e gli incontri online per raggiungere il maggior numero possibile di parrucchieri. Se volete un’anticipazione, collegatevi al sito JOICO il 25 agosto per seguire il corso online sui trattamenti di ricostruzione KPAK e KPAK CT, dedicato ai capelli colorati. Sarà in inglese, ma potrete comunque farvi un’idea di cosa significhi per noi fare formazione”.
Le collezioni moda sulle quali lavorerete saranno pensate per il mercato europeo?
“Prima di tutto saranno pensate per poter offrire concretamente agli acconciatori nuovi servizi in salone: oggi più che mai è la capacità di dare alle proprie clienti qualcosa di diverso dagli altri a fare la differenza e a sostenere il business. E certamente, la moda, che partirà da input americani, sarà modulata sui gusti del mercato europeo. Anche se ormai, con il diffondersi dei servizi di balayage e decolorazione, le differenze tra i due mondi si stanno sempre più assottigliando. Le donne negli Usa e in Europa vogliono la stessa cosa: avere capelli biondi, luminosi, e preservare la loro bellezza”.