Un lockdown di tre mesi nella primavera del 2020, una seconda chiusura nella primavera del 2021, sempre a cavallo di Pasqua, uno dei periodi dell’anno più proficui per il business dei parrucchieri: i saloni d’acconciatura stanno vivendo un momento storico difficilissimo di cui ancora non vedono la fine. Le possibilità di affrontarlo ci sono, perché tanti acconciatori ce la stanno facendo, malgrado tutto. Ma capire cosa è giusto fare adesso è quasi un terno al lotto. Noi lo abbiamo chiesto a uno dei massimi esperti del business professionale dei capelli, Ernesto Spica, co-fondatore e coach di Class Hair.
Lui non ha dubbi: la prima cosa da fare è non abbassare i prezzi. Ecco perché.
“Diciamo che, purtroppo, questa situazione ha portato tutti i nodi al pettine. E visto che parliamo di parrucchieri, la metafora è proprio calzante, credetemi. Intendo dire che chi negli anni passati ha investito solo sulla sua formazione tecnico stilistica, adesso non ha gli strumenti adeguati per affrontare questa crisi epocale. Oggi ci vogliono due cose per resistere: capacità imprenditoriale e atteggiamento mentale positivo. La seconda cosa è spesso la conseguenza della prima”.
Certo, chi sa cosa fare è più sereno e sa come gestire la situazione. Ma la crisi c’è e per tutti: cosa significa avere gli strumenti adeguati?
“Semplice: avere il controllo dei numeri del salone e saper elaborare le attività concrete in base a quei numeri. Anche i nostri saloni Class Hair sono stati messi a dura prova nel 2020, come tutti gli altri. Però, sono riusciti a chiudere lo scorso anno con lo stesso margine del 2019. Magia? Per niente: si tratta di metodo di gestione, di capacità di saper leggere i numeri e adottare le misure necessarie per incrementarli”.
Ernesto non nasconde che questo non è certo un gioco da ragazzi da fare su un pallottoliere.
“Nessuno pretende che ci si svegli un mattino e si capisca tutto da soli. Per questo noi di Class Hair mettiamo a disposizione di ogni nostro salone un ‘business coach’: il suo compito è quello di offrire consulenza gestionale a 360 ed elaborare le strategie vincenti per ogni singolo parrucchiere. Vi assicuro che fa la differenza. Adesso, ovviamente, i nostri coach sono a disposizione per tutto su zoom”.
La domanda dei parrucchieri, però, adesso è questa: cosa dobbiamo fare per farcela? Ernesto non ha dubbi in proposito.
“Non abbassate i prezzi, sarebbe un grave errore. Adesso il target della clientela in salone si è alzato: è la fascia medio alta quella che ha le capacità di spesa. Dovete incrementare la qualità, non abbassare i prezzi: date valore ai vostri servizi. E vedrete che un taglio a 30 euro poi vi sembrerà un prezzo da promozione”.