Non basta aggiungere piante e fiori nel salone d’acconciatura per essere sostenibili. La sostenibilità passa da una vera e propria rivoluzione che parte dalla scelta dei fornitori che sposano processi green fino a toccare i consumi energetici e di acqua, i materiali degli arredi, i prodotti utilizzati e il costante riciclo. Cose quasi scontate, ma non certo facili da mettere in pratica per un parrucchiere.
Marco Bursi, COO di Takara Belmont Italy, il brand di arredi professionali con una forte vocazione alla sostenibilità, ci spiega alcune azioni indispensabili che ci permettono di migliorare un salone di bellezza e renderlo più eco-friendly. Non solo in nome dell’ambiente, ma anche per una piacevole permanenza in salone del cliente.
Ridurre, riutilizzare e riciclare sono le tre parole d’ordine della sostenibilità. Come possiamo tradurre tutto questo in salone?
“Parto dagli arredi che devono essere scelti in funzione di criteri eco-friendly. Per molti dei modelli firmati Takara Belmont, per esempio, è stato impiegato il legno certificato FSC®, l’alluminio, l’acciaio e la plastica riciclati. In più, Takara Belmont utilizza rivestimenti come lo Skai Vinyl, un materiale vegano ottenuto dagli scarti dell’ananas: è un’alternativa alla pelle per poltrone e sedie in salone. E, a proposito di poltrone, fate attenzione anche alle schiume di cui sono imbottite: quelle Takara Belmont, ad esempio, sono totalmente prive di adesivi chimici inquinanti e sono riciclabili al 100%. Ovviamente, tutto questo dovrà essere accompagnato anche da azioni quotidiane: dovremo impegnarci a riciclare tutto ciò che è possibile: dai contenitori alle lampadine usate”.
Anche i consumi di acqua in salone sono un tema importante…
“Indubbiamente, ma la tecnologia può darci una mano anche in questo: per esempio dotando il lavatesta di un termostato che regoli la miscelazione di acqua calda e fredda e mantenga sempre la temperatura regolare. Il nostro lavatesta Yume di Takara Belmont, infatti, è progettato con un termostato di ultima generazione che evita il consumo inutile di grandi quantità d’acqua per regolare la temperatura ogni volta che si fa uno shampoo”.
Veniamo ai consumi energetici. Che fare quando in estate si rende necessario l’utilizzo di condizionatori e i consumi vanno alle stelle?
“I phon accesi 12 ore al giorno non aiutano a refrigerare l’ambiente! Ma anziché accendere il condizionatore, dovremmo pensare a metodi alternativi. Per esempio, ventole che consentano all’aria di circolare meglio in salone o un multi-processore che acceleri il processo al 50%. Questo permetterà di ridurre i costi energetici e creare un ambiente più fresco”.
“Inoltre, ci si può ispirare a quello che già ha fatto Takara Belmont nei suoi due impianti produttivi a Osaka e a Shiga, in Giappone. I pannelli solari e fotovoltaici installati da tempo riescono a generare ogni anno 610.000 kWh. Questo significa non solo un risparmio sui costi, ma anche un ridotto utilizzo dei combustibili fossili, che contribuiscono in buona parte al surriscaldamento globale e all’inquinamento atmosferico”.
Altre cose che dovrebbe fare un parrucchiere per migliorare la sostenibilità del suo salone?
“Migliorare l’illuminazione. Sappiamo tutti che un’illuminazione energeticamente efficiente è una necessità che ci permette di controllare i costi. Quello che spesso non facciamo è cercare di sfruttare la luce naturale attraverso un intelligente posizionamento degli specchi in salone. Inoltre, dovremmo abbandonare le vecchie lampadine incandescenti e scegliere quelle a basso consumo. Queste semplici mosse creeranno immediatamente un’ambiente più luminoso e meno dispendioso dal punto di vista energetico. A tutto vantaggio della sostenibilità e del comfort in salone”.
“Prendiamo ancora spunto dagli impianti produttivi di Takara in Giappone, dove si utilizzano esclusivamente lampade a fluorescenza CCFL e lampade Led. Un’altra risorsa energetica è l’illuminazione senza elettrodi, che può essere accesa e spenta istantaneamente: questo ha permesso di ridurre di un quarto i consumi di energia rispetto alle vecchie lampadine a mercurio”.
Un ultimo tip?
“Sì, parlerei delle vernici. Se volete dare una rinfrescata al salone con una tinteggiatura, fate attenzione alla vernice che verrà usata. Assicuratevi che abbia composti naturali con volatilità bassa o pari allo zero: non la respirerete e non avrete sgradevoli odori in salone. In ogni caso, sarebbe benefico installare filtri naturali dell’aria per un’ambiente più sano, con meno agenti chimici nell’aria. E poi vanno bene anche fiori che, oltre ad avere un’azione rigenerante dell’aria, sono decorativi e arricchiscono dal punto di vista estetico”.
“Vorrei infine aggiungere che oggi non basta essere sostenibili. Bisogna anche essere inclusivi, fare in modo che il salone sia accessibile e usufruibile a tutti, anche coloro che magari hanno una mobilità ridotta. Per questa ragione la progettazione degli spazi deve essere funzionale al massimo. Gli esperti Takara Belmont sanno come progettare un salone che tenga conto non solo dell’efficienza eco-friendly ma anche della massima funzionalità per tutte le categorie che lo frequentano e lo vivono. Un esempio? Lavatesta con accesso facilitato o lavaggi mobili come il nostro Yume Oasis”.
“La pandemia ci ha obbligato a valorizzare ogni millimetro del salone per ottenere privacy, sicurezza ed efficienza. Noi di Takara Belmont siamo esperti della materia da ormai 100 anni”.