I cosmetici nascono in laboratorio, questo lo sappiamo. Le formulazioni sono il frutto di studi scientifici e la loro efficacia dipende anche dalla scelta delle materie prime.
Quello che pochi di noi sanno è che dietro quel vasetto che acquistiamo c’è un lungo lavoro di test: è in un laboratorio dedicato che si provano le performance del cosmetico su pelle e capelli. Qui i tecnici dialogano con gli scienziati per spiegare loro come e perché un prodotto debba essere migliorato o riformulato. Prima di arrivare sugli scaffali, il cosmetico viene rispedito ai formulatori fino a quando i risultati non sono coerenti con le promesse e i claim stampati sul packaging.
Per saperne di più, abbiamo intervistato uno di questi tecnici, Rossano Sottoriva. Insieme a un team di esperti, Rossano collabora per il controllo e lo sviluppo dei cosmetici nella sala tecnica di Hsa, un’azienda di Varese che in pochi anni ha raggiunto un fatturato di 40 milioni di euro. Ex titolare di un salone di acconciatura, co-fondatore di Hsa al suo esordio sul mercato, testa sulle modelle i prodotti per capelli prima che entrino in produzione.
“Dietro ogni prodotto – racconta Rossano – c’è almeno un anno e mezzo di test. Il nostro è un lavoro senza sosta”.
L’ultimo cosmetico testato da Rossano, Liquid Toner del brand Nouvelle di Hsa, ha richiesto quasi due anni di prove.
“Dovevamo sperimentare questa colorazione capelli demi-permanente. L’obiettivo finale era arrivare a un colore privo di ammoniaca che potesse durare fino a dieci lavaggi e offrire riflessature brillanti. Non è stata una passeggiata. Facevamo le prove in sala tecnica per verificare se la formulazione potesse accentuare o spegnere i riflessi in base all’applicazione. In laboratorio avevano lavorato per ottenere una formulazione a bassa alcalinità, non acida, che penetrasse meglio nello stelo del capello aprendone le squame. Noi non volevamo compromessi su riflessi e brillantezza”.
“Non accade mai che il prodotto sia performante al primo colpo. Non ricordo nemmeno quante volte siamo tornati con il vasetto in laboratorio per dire che non andava ancora bene. Quando alla fine raggiungiamo il risultato con i formulatori, è una vittoria per tutti”.
Per ora, in Hsa la sala tecnica è ferma. L’azienda ha riconvertito i suoi impianti di produzione per sopperire alle richieste di gel igienizzante. Ma Rossano è ottimista.
“Una volta ci chiedevano di andare in guerra, adesso ci chiedono di stare a casa. Quello che farà la differenza in entrambe le situazioni resterà sempre la nostra capacità di lottare per vivere”.