World Oceans Day, 8 giugno. Arrivano i cestini del mare che galleggiano 24 ore al giorno per salvare il polmone blu del pianeta. L’iniziativa è di LifeGate, si chiama PlasticLess e quest’anno traccia un primo bilancio importante. Lanciata in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani nel 2018, in tre anni ha permesso di raccogliere dai mari italiani 68.000 kg di plastica e microplastiche. E nel 2019 PlasticLess è approdata anche nel Regno Unito a Portishead, in Grecia ad Atene e in Svizzera.
LifeGate, in partnership con Seabin Project e Poralu Marine e in collaborazione con le istituzioni pubbliche e l’associativismo italiano, ha posizionato nei mari, nei laghi e nei fiumi, italiani ed europei, 72 Seabin, ‘cestini del mare’. Catturando così dalla superficie dell’acqua circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno, comprese le microplastiche fino a 2 millimetri di diametro e le microfibre fino a 0,3 mm.
I SEABIN, CESTINI MANGIARIFIUTI DEL MARE
Questo apparecchio di raccolta dei rifiuti galleggianti, ideato da due surfisti australiani, funziona come un ‘cestino mangiarifiuti’. Può funzionare 24 ore al giorno, tutti i giorni, ed è straordinariamente efficace in aree come i porti. Proprio qui, infatti, convergono i rifiuti grazie all’azione dei venti e delle correnti. In tre anni, i dispositivi hanno raccolto più di 68 mila chilogrammi di rifiuti galleggianti. Un peso pari a 4,6 milioni di bottigliette di plastica da 0,5 l.
I Seabin, installati da nord a sud dell’Italia, hanno dimostrato che il fenomeno di inquinamento è simile ovunque. La maggior parte dei rifiuti raccolti infatti sono composti da cannucce, tappi, sacchetti e bottigliette di plastica, confezioni alimentari, mozziconi di sigaretta e tante, troppe, microplastiche. Che l’8 giugno questa volta sia il World Oceans Day di tutti…